Tecniche della salute

Le tecniche della salute sono dei metodi per recuperare la salute perduta per errori alimentari o abitudini di vita scorrette. Si articolano nell’impiego di metodologie naturali ed esprimono l’enorme capacità curatrice della natura nei suoi elementi più semplici ed accessibili.

 

La lista completa delle tecniche presenti in archivio è riportata qui di seguito:

Idrocolonterapia (Idrocolon)

Trattamento moderno di lavaggio dolce del grosso intestino, avviene in modo completamente automatizzato, discreto, indolore, igienico, con l’assistenza di personale spe­cializzato e dura 30-40 minuti.

Ratio

L’idroterapia del colon è un sistema messo a punto in tempi recenti in ambito medico per mantenere pulito e in perfetto stato il tratto intestinale, stimolare la peristalsi e normalizzare la flora batterica, favorendo un ottimale funzionamento del sistema immunitario intestinale (Placche del Peyer).

Indicazioni

Prescritto ed eseguito sotto controllo medico, l’idroterapia del colon è classicamente indicata per chi soffre di problemi all’apparato digerente, come stitichezze ostinate, meteorismo, coliti, emorroidi, ragadi, difficoltà digestive, diverticolosi; dermatiti ed eczemi (di origine intestinale). Cistiti e vaginiti ricorrenti, micosi, uretriti, prostatiti; prima di interventi chirurgici e di esami diagnostici come la colonscopia. Utile per chi soffre cronicamente di cefalee, stanchezza, artriti, dolori muscolari, artrosi, stasi venose o linfatiche agli arti inferiori e chi ha familiarità per tumori benigni e maligni del colon e per neoplasie in genere. Esercita effetto sinergico durante digiuni terapeutici o diete detossicanti, ma soprattutto è indicato a tutti coloro che, essendo in buona salute, desiderano mantenerla nel tempo. Un ciclo di base concordato con il medico permette l’eliminazione di vecchi residui di materiale fecale assieme a germi, muco ed eventuali parassiti. E’ utile mantenere l’intestino pulito con due sedute l’anno ed associare il trattamento con una corretta nutrizione ricca in fibre alimentari, oligoelementi e microrganismi saprofiti.

Controindicazioni e Precauzioni

Cancri sanguinanti del colon-retto, emorragie, gravi patologie infiammatorie, rettocolite ulcerosa in fase emorragica. Precauzione in caso di acidosi urinaria.

Hemoli Test
Terapia Posturale e Manuale

La postura è sempre, fin dai tempi dei greci e romani, considerata fondamentale per la conservazione di una buona struttura osteo-muscolare. La manutenzione corporea ginnica e posturale non deve riguardare solo il potenziamento della muscolatura (body-building), ma anche l’equilibrio delle forme, la massima elasticità e l’escursione articolare, la funzionalità organica e dei visceri. Mentre la recente ricerca sportiva si concentra soprattutto sul rinforzo dei muscoli l’attenzione di antiche arti marziali orientali come lo yoga si è concentrata soprattutto sulla tonificazione nervosa, l’escursione articolare, il riequilibrio neurovegetativo.

Ratio

La manutenzione meccanica attraverso esercizi guidati di tipo ginnico e posturale ossigena i muscoli e i visceri, rinforza la muscolatura, utilizza la massima escursione possibile di ogni singola articolazione prevenendo calcificazioni o subanchilosi fisiologiche nell’età avanzata. Inoltre la ginnastica respiratoria e la concentrazione sulle funzioni viscerali esercita un biofeedback con una maggiore controllo del sistema neurovegetativo e dell’equilibrio neuro-ormonale, il potenziamento dell’amigdala e dei centri nervosi di controllo sul soma.

Esercizi

Elasticizzazione della colonna vertebrale con esercizi di trazione ed allungamento, esercizi di riequilibrio posturale, cura delle posizioni viziate o scorrette sul lavoro, nel sonno, in atteggiamenti psicosomatici (ad esempio reclinate in avanti nella depressione); Educazione respiratoria (eupnea) con aumento della capacità vitale respiratoria e controllo dell’espirazione nasale. Autoconcentrazione posturale e viscerale con rilassamento del tono muscolare, dell’eccitabilità emotiva e neurovegetativa.

Indicazioni

Aumento di vitalità e longevità tessutale e organica. Stress e sovraccarico neurosensoriale. Distonie neuro-vegetative. Patologie psicosomatiche

Controindicazioni

Sforzi e posture estreme ed eccessivamente traumatiche. Meniscopatie. Asocialità. ==Precauzioni== Utile distinguere tra esercizi di discipline orientali e loro culture e tradizioni religiose. Soggetti di fede cristiana possono applicare queste tecniche anche per rinforzare i propri scopi, obiettivi e concentrazione meditativa sul loro credo (v. es. racconti di un pellegrino russo)

Omotossicologia

E’ una branca dell’Omeopatia fondata da un medico il dr. Reckeweg, inquadrando la malattia sul danno organico.

Ratio

Nelle malattie si accumulano tossine endogene per carenza enzimatica, carente drenaggio o accumulo di radicali liberi. A queste si aggiunge il carico di tossine esogene da virus, batteri, funghi, inquinanti, farmaci, droghe, fumo, stressor, ecc. La malattia giunge quando tale carico tossinico giunge a saturazione e l’organismo deve effettuare uno sforzo per espellere tali omotossine. Il tessuto ove queste risposte avvengono è il connettivo in cui lavora il “sistema della grande difesa”. La malattia è la reazione omeostatica di questo sistema nella sostanza fondamentale.

Indicazioni

Nella tavola delle omotossicosi ogni malattia viene classificata in una delle 6 fasi gradualmente peggiorative (escrezione, infiammazione, deposito, impregnazione, degenerazione, dedifferenziazione) e curata con farmaci omotossicologici composti che stimolano la reazione del tessuto connettivo. Esistono rimedi che usano a vari livelli il principio di similitudine: omotossicologici composti, semplici, in accordo di potenza, organoterapici, catalizzatori intermedi.

Vantaggi e Limiti

Questo approccio è clinico e permette di curare malattie ufficialmente riconosciute. Vengono usati moltissimi rimedi in coctail complessi. Si possono sostituire numerosi farmaci classici con rimedi omotossicologici, usabili anche per via iniettiva. Possono essere quasi considerati farmaci omotossicologici da banco per un approccio rapido per la soluzione di piccoli grandi problemi, senza incorrere in intossicazioni, ma potendo favorire assuefazioni a tante sostanze diverse. Il limite, ma anche il vantaggio è di fatto un approccio lontano dall’omeopatia classica originaria del singolo rimedio (simillimum) che abbisognerebbe di lunghi colloqui e di più tempo.

Omeopatia

Fondata da un noto ed accreditato medico tedesco, Samuel Hahnemann (1775-1843), l’omeopatia è un sistema terapeutico ad alto impatto clinico e semeiotico, caratterizzato dalla ricerca, attraverso lunghe e meticolose visite e colloqui medici, di rimedi simili alle caratteristiche personali dei pazienti.

L’omeopatia (homios pathos, la legge riassunta in “il simile si cura con il simile”) cura infatti con dosi infinitesimali quadri simili a quelli che si manifestano nell’uomo durante intossicazioni acute, con sintomi caratteristici di tipo fisico, funzionale, emozionale e mentale. L’essere umano è più di ogni altro animale (per esempio la lucertola) dotato di una ricca sfera emozionale e animico-spirituale. Per l’uomo e la donna questa dimensione del sentire (sentimenti, emozioni, riflessioni, senso del vivere, credo, immaginazione, creatività, ecc.) ha certamente un peso significativo nell’economia vitale. Dunque la registrazione di questi sintomi, attraverso un rigorosissimo metodo sperimentale approntato dallo stesso Hahnemann su volontari sani, consente una speculazione meticolosa di quelle patologie, disturbi o quadri morbosi che insorgono dopo un lutto, un’emozione, un abbandono…

L’omeopatia individua un percorso di cura che ascolti la psiche senza trascurare il corpo, con i suoi sintomi fisici (dolori, stanchezza, ecc.) reattivi (calore, freddolosità, sudorazione, iperestesia…) costituzionali e periodici (diatesi, ricorrenze, orari, lateralità); sposa così le nuove ricerche sulla PNEI (psiconeuro-endocrino-immunologia) lanciando un ponte fra la medicina e la psicologia.

L’omeopatia unicista è quindi una medicina psicosomatica, olistica e globale, che ottimizza le reazioni fisiche e mentali alle costanti variazioni dell’ambiente che ci circonda.

In pratica la visita, più lunga di quella classica, si basa:

  1. su una precisa raccolta di dati circa il quando, come dove e perchè i sintomi fisici si sono manifestati, cercando di risalire alle cause
  2. sullo studio della costituzione, reattività personale, dei ritmi e delle alternanze morbose
  3. su quei sintomi definiti “strani, rari, curiosi e particolari” apparentemente di impiccio, invece estremamente interessanti per il medico omeopatico (ad es. crisi asmatica alla notizia della morte di uno zio, diarrea abituale dopo vento freddo secco)
  4. sulle pulsioni profonde della sfera razionale ed emotiva, logica e intuitiva, materiale e spirituale attinenti motivazioni dell’essere, affetti profondi, conflitti, aspirazioni.

La scelta di rimedio più affine più simile (simillimum) consente di ridurre nel tempo i disturbi fisici, di ottimizzare la reattività, di migliorare umore, capacità, adattabilità, di sciogliere quei “nodi” psico-emozionali che impediscono al corpo, esercitando la “vis medicatrix naturae”, di guarire.

L’omeopatia unicista cura l’uomo sul piano fisico, emozionale, mentale e anche spirituale, considerando l’essere umano come l’integrazione di spirito e materia.

Per Hahnemann, al momento della guarigione l’uomo ritrova dei sensi sani che gli permettono di applicare la sua ragione alla ricerca della conoscenza ed al suo avvicinamento alla divinità. Questa tesi si sposa bene con quella di un altro noto ricercatore e filosofo, Tommaso D’Aquino (1224-1274); secondo la scuola di Omeopatia Tomista la malattia sopravviene nell’uomo quando si allontana da un quadro di perfezione, da un Eden e l’uomo è un soggetto che ammala poiché debilitato da un peccato originale che lo fa star male spiritualmente, psichicamente e quindi poi anche fisicamente.

Ratio

la legge di analogia omeopatica (il simile si cura con il simile) e la ricerca del simillimum si orienta a selezionare quei sintomi fisici, emozionali, mentali e animico-spirituali che sono prioritari per la persona. Si ricercano quegli elementi di disturbo che rompono l’equilibrio profondo, quei sentimenti che turbano un’omeostasi intesa non solo come equilibrio metabolico, ma anche dell’essere profondo. La repertorizzazione omeopatica selezionerà quindi sintomi di disagio fisico (dolore gastrico), ma anche il quando, il come, il perché (quando mi offendono, perché mi sento rifiutato dagli altri…), cercando di risalire all’essenza del disagio. La ricerca permette, attraverso un lungo colloquio personale, alla persona di aprirsi e di ascoltarsi più profondamente. La scelta del rimedio e della appropriata diluizione consente a tutta la persona di riequilibrarsi e di rincontrare un self, di riarmonizzarsi attraverso l’uso di quel rimedio simillimum che si potrebbe definire un’interfaccia che entra in risonanza biofisica, in parole semplici un “angelo custode omeopatico”. La ricerca scientifica moderna in campo biofisico offre conferme sempre più corpose sulla scientificità di tale approccio.

Indicazioni

Utile come preventivo e curativo nei disagi psicosomatici e nelle malattie concausate o scatenate da traumi affettivi o relazionali, con particolare riferimento alla sfera familiare, lavorativa e sociale

Utilità e Precauzioni

La ricerca del simillimum necessita di disponibilità reciproca e di apertura, oltre che del tempo necessario. Offre una terapia molto semplice, economica, “leggera”. E’ un percorso di crescita liberatorio e coinvolgente, che andrebbe aggiornato con contatti semestrali e in seguito annuali.

Esame dell’Iride

L’analisi dell’iride è un preziosissimo strumento di osservazione semeiotica medica.

L’iride, interconnessa con il talamo, un nucleo della base del cervello, è la somma di tre tipologie di tessuti:

  • nervoso (pars cieca della retina),
  • muscolare (muscolo sfintere e dilatatore della pupilla),
  • connettivo (trama connettivale molto ricca di vasi e nervi).

Metodo

L’osservazione dell’iride viene fatta attraverso l’uso di lenti luminose (2-6 X) oppure attraverso sofisticate attrezzature (come la lampada oftalmoscopica e il microscopio a fessura che raggiunge 6-40 X) osservando in tridimensione e in dettaglio le sottili variazioni di struttura. Le immagini possono anche essere registrate e monitorizzate su computer.

Elementi di osservazione

Vengono osservati la struttura di base, il terreno genetico e di diatesi (terreno linfatico, sanguigno, ecc.), alterazioni come incisioni lineari (raggi) o più rotondeggianti (piccole cripte e lacune). Si osservano inoltre segni sovrastrutturali (radiali o trasversali) e segni riflessi come macule, colorazioni particolari (ipercromie distrettuali) legate alla deposizione di pigmenti dei tessuti (emosiderina, lipofucsina, bilirubina, ecc.). Viene studiata la forma e la dimensione delle due pupille, la presenza di eventuali irrigidimenti del margine pupillare, l’orletto metabolico, la zona pupillare, l’angolo di Fucs, la zona ciliare e il margine esterno. Ognuno di questi microambienti mostra caratteri indicativi di alterazioni funzionali o di struttura. Inoltre le sottili trame iridee rivelano ad occhi esperti ed allenati le perturbazioni fisiche ed anche psichiche collegate attraverso il talamo con le mappe del corpo umano.

Utilità del test

L’utilità di questo test non è indirizzata alla diagnosi classica di malattia, ma può essere un primo test d’orientamento da utilizzare anche in associazione ad altri test classici ed olistici. Offre informazioni sul livello di robustezza-fragilità dei tessuti, sulla costituzione di base, sul livello di congestione e infiammazione di organi e tessuti, sia sul piano vascolare che linfatico. Inoltre si può osservare la funzionalità dei vari settori metabolici, (digestione e assimilazione, il grado di sovraccarico tossico-metabolico con particolare riguardo alla funzionalità epatica, la funzione escretrice renale e cutanea), il livello di stress del sistema nervoso autonomo, lo stato funzionale degli organi, osservati nell’evolutività del tempo. La raccolta di queste informazioni può indicare la diatesi cioè la tendenza verso cui il soggetto è predisposto ad ammalare e aiuta a predisporre una terapia naturale (fangoterapia, idroterapia, fitoterapia, ecc.) mirata di riequilibrio del terreno funzionale e al miglioramento dello stato generale di salute dei tessuti organici.

Esame a Fresco del Sangue Vivente

Per mezzo della microscopia a contrasto di fase e in campo scuro è possibile osservare una goccia di sangue come se questa fosse ancora all’interno del capillare dal quale è stata prelevata. La tecnica permette di aprire una finestra sulla reale situazione del sangue circolante nell’organismo.

La metodica è stata introdotta alla fine del secolo scorso dagli scienziati francesi Claude Bernard e Bechamp e dal batteriologo tedesco prof. Enderlein. Secondo queste ricerche l’ambiente (o “terreno”) gioca un ruolo di gran lunga più importante rispetto al microbo nell’origine della malattia. Batteri, virus, funghi rappresenterebbero espressioni diversificate (pleiomorfismo) derivanti da un unico ceppo “microbico” subcellulare dal quale al variare dell’ambiente, possono svilupparsi forme finali diverse a seconda delle vie di “maturazione” seguite.

Numerosi studiosi hanno ripreso queste ricerche in tutto il mondo, attraverso l’uso di particolari microscopi con condensatori a contrasto di fase e in campo oscuro, che evidenziano non solo le cellule del sangue, ma anche elementi di dimensioni inferiori (0,2 micron di diametro), non osservabili con le comuni metodiche in campo chiaro.

Metodo

Una goccia di sangue capillare prelevata da micropuntura dal polpastrello viene posta su un vetrino portaoggetti, sigillata e osservata al microscopio in contrasto di fase e/o campo scuro fino a 1200-1500 ingrandimenti in varie riprese per 1-4 giorni.

Elementi di osservazione microscopica

Vengono osservati nel dinamismo e seguendo l’evoluzione nel tempo: come elementi corpuscolati: i globuli rossi con alterazioni più o meno marcate della membrana, i globuli bianchi in attività, le piastrine libere o aggregate. Nel plasma: la fibrina se presente o assente e la velocità di sviluppo, la presenza delle normali forme simbiontiche, forme parassitarie partendo dai batteri (con o senza parete cellulare) indicativi della presenza di focolai infettivi o di disbiosi intestinale, alle spore indicative di gradi successivi di parassitosi, alle ife indicatrici della tendenza alla progressione fungina. Vengono osservati vari corpuscoli cristallini (epatopancreatici e urinari) e diversi precipitati aggregati (sferoplasti-simplasti) segnali di sovraccarico metabolico.

Utilità del test

A differenza dei classici strisci ematologici su sangue periferico, l’esame a fresco permette di osservare in movimento gli elementi corpuscolati e il plasma ancora viventi e attivi. L’utilità di questo test non è indirizzata alla diagnosi classica di una particolare malattia. Offre invece informazioni sul livello di vitalità del sangue, in particolare della capacità di risposta immunitaria generale e aspecifica del sangue ai vari insulti esterni, sul grado di funzionalità e durata del trasporto di ossigeno da parte dei globuli rossi, sull’aggregabilità delle piastrine e il livello di congestione e infiammazione. Inoltre si può osservare la tendenza verso lo sviluppo di focolai batterici e fungini, e il grado di sovraccarico tossico-metabolico con particolare riguardo alla funzionalità epatica e renale. La raccolta di queste informazioni può indicare la diatesi cioè la tendenza verso cui il soggetto è predisposto ad ammalare e aiuta a predisporre una terapia probiotica mirata di riequilibrio del sangue e del terreno funzionale.

Apiterapia

Trattamento che sfrutta l’azione terapeutica del veleno d’api i cui effetti antidolorifici e antireumatici noti fin dall’antichità sono stati confermati da ricerche scientifiche universitarie in USA e URSS.

Ratio

Il veleno, introdotto per via sottocutanea o intradermica nella quantità di circa 0,1 milligrammo, contiene numerosi alcaloidi ed enzimi farmacologicamente attivi mellitina (50% del peso secco), fosfolipasi A (12%), ialuronidasi (3%), apamina peptide (2%), ecc. L’effetto locale visibile si manifesta con una infiammazione del derma cutaneo con calore, dolore e gonfiore della durata di più ore in forma più o meno intensa in relazione alla reattività individuale. Questa infiammazione intradermica esercita un benefico e prolungato effetto analgesico e antidolorifico nei distretti viscerali corrispondenti (azione neuroriflessa) e apporta una considerevole quantità di sangue al distretto interessato favorendo il ricambio tissutale.

Indicazioni

L’apiterapia è indicata (ricerche del Ministero della Sanità russo) per malattie reumatiche (poliartrite, artrosi, miopatie, spondiloartrosi deformante), nevralgie sciatiche, faciali, intercostali, ulcere trofiche, aterosclerosi dei vasi periferici, esiti di traumi ossei ed articolari, tromboflebiti, asma bronchiale, emicrania, ipertensione arteriosa, sindrome di Menière, psoriasi ed eczema. E’ indicato inoltre in Artrite reumatoide, Tireotossicosi, Emiplegie, Esiti di Polio, Sclerosi a Placche. Efficace il trattamento preventivo per le sindromi da raffreddamento (raffreddori e influenze, infezioni croniche)

Controindicazioni e Precauzioni

Da evitare negli stati di ipersensibilità, t.b.c., infezioni purulente, insufficienza renale, febbre. Per evitare reazioni anafilattiche vengono effettuate tre prove con dosi molto limitate di veleno inferiori a 0,1 mg, che possono esercitare azione desensibilizzante e immunizzante, svolgendo anche un fattore di protezione dai rischi di punture accidentali. Il sanitario inoltre controlla la somministrazione e consiglia di volta in volta la dose e forma più idonea. Seguendo queste precauzioni, l’apiterapia rappresenta una metodica sicura ed estremamente efficace non solo come antidolorifico e antireumatico, ma anche come stimolatore del circolo, delle funzioni organiche e del ricambio tessutale.

Lettino Ipertermico

E’ una terapia di relax, ove il corpo è immerso in un lettino ad acqua, che non entra in contatto con la pelle, ma all’asciutto , godendo comunque del beneficio del movimento idrico e della temperatura.

Ratio

A contatto con le onde il corpo rimane galleggiato e massaggiato attraverso un delicato idromassaggio. Riscaldato dalla temperatura regolabile (37,5-41,5) viene effettuato un trattamento di regolazione termica.

Indicazioni

Stati di stress neurosensoriale, nervosismo, lombalgie, sciatalgie, dolori alla colonna vertebrale, contratture, reumopatie. Quadri con necessità di produrre un rialzo termico, quali: scarsa reattività infiammatoria e infettiva, infezioni recidivanti, quadri ossidativi, prevenzione e predisposizione a malattie degenerative.

Controindicazioni e Precauzioni

Quadri associati a congestione cerebrale.

Al lettino possono essere anche associate terapie di fanghi, massaggi, compresse fitoterapiche. Nel lettino viene effettuata cromoterapia sullo spettro cromatico globale o selezionato emettendo radiazioni luminose specifiche (azzurro per relax, rosso per ipotensione, morbillo, depressione, ecc.)

Impacchi idroterapici caldo umidi

Sono applicazioni locali a contatto diretto con il corpo con acqua a temperatura particolarmente calda (40-45°C), generalmente medicata con estratti di piante medicinali con azione specifica. Vengono applicati nei diversi distretti corporei a seconda del problema da affrontare, utilizzando tessuti naturali (cotone, lino, canapa, ecc.) imbevuti.

Ratio

L’applicazione a stretto contatto con l’epidermide determina un’immediata vasodilatazione del distretto e dei metameri profondi corrispondenti. Vengono di norma applicati sull’aia epatica, cardiaca, sulle logge renali, sulle giunture, al collo e regione tiroidea, sul torace, sull’addome, alle mani e piedi.

La vasodilatazione prolungata sul distretto anatomico (ad es. aia epatica e fegato) comporta un afflusso di sangue prolungato. E’ documentato un afflusso dei globuli rossi, dei leucociti (leucocitosi focale), dei linfociti in particolare, e degli anticorpi nell’area di applicazione con smobilitazione del sangue dal midollo osseo, dalla milza, dai vasi di capacitanza.

Inoltre si produce un importante e specifico aumento della sudorazione con secrezione sudoripara e sebacea dai linfatici distrettuali e quindi smobilitazione linfatica locale. E’ anche documentata un’aumentata concentrazione di farmaci specifici di qualsiasi origine nell’area trattata (sequestro)

Le sostanze medicinali

Insieme all’acqua calda possono essere utilizzati estratti di piante medicinali ad azione vasculotropa e vasodilatatrice come l’arnica montana, il romarino, la melissa officinalis, l’achillea millefoglie, l’equisetum arvense, o anche altri rimedi ad elevata azione osmotica come il alcol etilico, sale marino integrale, aceto di vino, polvere di senape, centrifugati di cipolla, fiori di fieno, paraffina.

Indicazioni

Reumatismo articolare in fase cronica, reumoartropatie degenerative con rigidità articolare, coliche biliari, intestinali e renali, quadri clinici con spasmi come pertosse, asma bronchiale, bronchiti acute e croniche, polmoniti, tubercolosi. Sindromi infiammatorie degli organi pelvici femminili; torcicollo miogeno, ascessi, paterecci.

Controindicazioni

Appendicite acuta

Impacchi di sostanze organiche

Numerosi derivati del latte, di succhi o preparati vegetali, prodotti fitoterapici possono essere utilizzati per le virtù osmotiche e drenanti. Numerosi materiali come ricotta, latte e mollica di pane ecc. possono essere utilizzati con effetti peculiari.

Ratio

La ricotta è un precipitato del latte e suo siero in ambiente acido. Le lattoalbumine della ricotta, (cibo ad elevato contenuto proteico e salino) sia di mucca o di capra, esercitano sul corpo un elevato effetto osmotico sulla pelle, oltre che potentemente sfiammante ed emolliente.

Indicazioni

Per la sua caratteristica di prodotto derivato dal latte, l’impacco di ricotta è una terapia lenitiva delle infiammazioni e allo stesso tempo idratante ed emolliente per la cute.

  • Valido per tutti i tipi di infiammazione e d’irritazione, soprattutto delle zone che presentano la cute più sottile e delicata: testa, collo, torace.
  • E’ risolutiva in caso di faringiti, tonsilliti, gonfiori e infiammazioni locali delle articolazioni e per congiuntiviti, gengiviti, otiti.
  • Favorisce il drenaggio linfatico in caso di noduli al seno, aritmie cardiache, disturbi ghiandolari e in caso di flebiti o infiammazioni delle vene.
  • Lenisce i pruriti e funziona negli arrossamenti cutanei da punture da insetto, scottature, flogosi.
  • Utilizzato come coadiuvante in caso di bronchite o di malattie da raffreddamento intiepidendo l’impacco prima dell’applicazione.

Controindicazioni e precauzioni

Evitare troppo fredda o troppo calda negli ascessi, troppo fredda nelle bronchiti

Bagno di Vapore

E’ un bagno in corrente di vapore con regolare e continua alternanza tra brevi esposizioni a caldo e freddo.

Ratio

Esercita una ginnastica vascolare sia sui vasi venosi che arteriosi, con un reclutamento dei capillari cutanei. E’ una pratica di prevenzione e igiene utile come rigenerante e attivante il ricambio organico, tale da essere considerato un autentico elisir di giovinezza.

Indicazioni

E’ una terapia di drenaggio indicata nella malattie circolatorie e vascolari, nell’aterosclerosi e nelle dislipidemie, in dermatiti croniche, infezioni recidivanti (bronchiti croniche, cistiti, O.R.L.), negli stati di ipereccitabilità nervosa e nelle malattie reumatiche. Utile come detossicante nelle intossicazioni voluttuarie (fumo di tabacco, droghe), nell’abuso di farmaci e nei lavoratori soggetti a mansioni polverose, inquinanti.

Controindicazioni e precauzioni

Le controindicazioni (cardiopatie e nefropatie severe) sono più limitate che nei tradizionali bagni turco e finlandese, poiché i tempi di esposizione al freddo o al caldo sono meno lunghi e le temperature meno estreme.

Utilità

A differenza dalle terapie solo calde, che tendono a congestionare la linfa, nel bagno di vapore sec. Lezaeta l’azione alternata e soprattutto del freddo induce una contrazione meccanica e riflessa dei vasi linfatici e quindi rimuove i detriti, aumentando notevolmente la circolazione linfatica. La somma dei due effetti alternati favorisce un massaggio ritmico del muscolo con eliminazione dell’acido lattico e dei cataboliti acidi e quindi azione rigenerante e antifatica. Ha un’azione nel complesso tonificante e rilassante, favorisce l’iperideazione e la sensazione di piacere e benessere psichico. Tutte le ghiandole endocrine vengono stimolate e in particolare l’adenoipofisi, la neuroipofisi, la tiroide, il surrene.

Spugnatura fredda

Spugnatura si definisce lo strofinamento di una regione della superficie cutanea con un panno umido di cotone o lino.

A seconda del materiale utilizzato (più o meno ruvido, a spugna o a nido d’ape o a garza), della temperatura più o meno rigida (temperatura fredda (14-18°C) o appena tiepida (20-24°C)), e di quanto il materiale viene intriso d’acqua, la spugnatura può sortire un effetto vascolare e di pompaggio linfo-connettivale più o meno intenso.

Meccanismo d’Azione

La spugnatura totale produce un effetto di pompaggio ematico e linfo-vascolare legato allo strofinamento e al massaggio centripeto che viene effettuato secondo un ordine ben preciso, che parte dalla mano destra e termina con il piede sinistro seguendo il decorso del drenaggio della circolazione linfatica. Durante la spugnatura viene effettuata una fregagione ritmica fino ad attivazione dei riflessi asso-assonici con arrossamento e iperemia attiva della parte trattata. Inoltre lo stimolo termico con l’utilizzo di acqua fredda stimola una vasocostrizione e successiva vasodilatazione riflessa più evidente e duratura. All’applicazione segue una fase di breve reazione vascolare a letto o tramite movimento.

Controindicazioni e requisiti

Freddolosità, brividi (in tal caso è necessario effettuare una prima spugnatura calda), ambiente esterno troppo freddo, mancanza di reattività in soggetti anemici, cachettici, ecc.

Indicazioni

Vitalizzazione trofica del sistema neurovascolare con pompaggio e drenaggio veno- linfatico, rafforzamento della reattività vascolare cutanea e sottocutanea.

Azione educativa, preventiva e curativa come applicazione coadiuvante in caso di: febbre, infezioni delle vie aeree superiori (influenza, faringite, raffreddori, bronchite, infezioni otorinolaringoiatriche), reumoartropatie infiammatorie e degenerative (artrosi, artriti, spondiliti, ecc.), malattie vascolari e cardio-circolatorie, ipertensione, ipotensione sindromi ansiose, insonnia, nervosismo, neurastenia.

Prevenzione delle piaghe da decubito e delle patologie da stasi a letto. Sedentarietà e situazioni di stasi prolungata in posture ripetitive (a letto, al computer, posture obbligate)

Inalazioni a getto di vapore

Il vapore rappresenta un mezzo utile e semplice per disinfettare le prime vie aeree. Raffreddori, faringiti, laringiti, bronchiti, otiti e sinusiti possono essere aiutate dal vapore fluente che ha il vantaggio di penetrare più profondamente di qualsiasi fazzoletto o spazzola.

Ratio

Il vapore fluente ha potere battericida superiore al calore secco, tant’ è che negli ospedali viene utilizzato per sterilizzare biancheria e strumenti (con le autoclavi).

Funzioni del vapore

  1. Idratante, utile per esempio nelle faringiti con mucose secche
  2. Precipitante le particelle di polvere, batteri, metalli pesanti, allergeni, ecc. # Detergente e mucolitico, perché scioglie il catarro e dilava le mucose come pioggia
  3. Antisettico contro virus, batteri, funghi e in parte anche spore se ripetuto più volte
  4. Antispastico per la muscolatura liscia ad esempio dei bronchi Il vapore raggiunge anfrattuosità profonde come i seni paranasali, le cripte tonsillari e il condotto uditivo, allevia gli spasmi e precipita gli allergeni nell’asma bronchiale.

Il sistema dei suffumigi con la pentola domestica è semplice, ma piuttosto insufficiente d’intensità. Il classico aerosol è utile, ma ha solo funzioni detergenti e blande mucolitiche. Più efficaci le inalazioni a getto di vapore utilizzano acque termali, tisane di erbe o olii essenziali (lavanda eucalipto, tea tree, elicriso) ad azione antiallergica e disinfettante, propoli antibatterica, limone, camomilla bicarbonato di sodio, plasma di Quinton, ed altre sostanze…

Indicazioni

Cura preventiva delle alte vie respiratorie. Utile per riniti, bronchiti croniche, B.P.C.O., otiti, sinusiti, tonsilliti e altri quadri infiammatori. Asma bronchiale. Cura dell’acne e del viso.

Controindicazioni

Patologie emorragiche polmonari come la tubercolosi, couperose e rosacea

Frequenza e Precauzioni

Va effettuato un ciclo di 6-12 inalazioni a cadenza quotidiana (12 minuti al dì), con la cura di far seguire un quarto d’ora di reazione in ambiente caldo, 2 volte l’anno. Può essere effettuata anche nei bambini più piccoli mettendo davanti qualche gioco o permanendo nella camera a “nebbie termali” per 20-30 minuti e portando un ricambio per gli indumenti.

Fitoterapia

Branca della scienza medica che utilizza le Piante Medicinali come medicina preventiva e curativa (“fitos” = pianta). Conosciuta e utilizzata da millenni in ogni cultura la fitoterapia è scienza ufficiale da secoli, usata da Ippocrate e dai padri della Medicina ed è alla base della moderna farmacologia, che usa spesso dei medicinali sintetici analoghi ai vecchi principi attivi delle piante medicinali (tannini, olii essenziali, glucosidi, mucillagini, resine, amari, ecc.). La stessa aspirina, il farmaco più noto e da più di cent’anni utilizzato dall’uomo, è nient’altro che acido acetilsalicilico, estratto e modificato dalla corteccia del salice. Numerosissime piante sia nostrane che indigene che tropicali hanno valenza medicinali: l’iperico oggi studiato nelle Università come antidepressivo, la malva come lassativo, la valeriana come ipnotico, l’aloe vera come antiradicalico, l’arnica come antitraumatico ed antinfiammatorio usato dagli sportivi professionisti. Oggi la sperimentazione si sta dirigendo verso piante per esempio amazzoniche traducendo le vecchie ricette popolari in ricerche scientifiche per verificarne l’efficacia.

Indicazioni

E’ molto efficace sulle patologie dell’apparato digerente e respiratorio (Timo, petasites), sul circolo (Gynkgo biloba, biancospino, primula), sul sistema nervoso (Valeriana, melissa, iperico) sui quadri reumatici (ribes, artiglio, boswelia).

Precauzioni

E’ utile comunicare l’assunzione di fitoterapici al medico, per evitare interazioni. Le forme farmaceutiche sono svariate: dal classico infuso di acqua bollente a capsule, macerati alcolici e glicerici, sospensioni di piante fresche, essenze, pomate e unguenti, oleoliti. La fitoterapia è efficace, ben tollerata e necessita di cure regolari. In bimbi e anziani manifesta specifici effetti curativi utilizzando piante anche per tempi lunghi con risultati soddisfacenti e può comodamente rientrare in una medicina famigliare.

Cataplasma di argille inorganiche

Utilizzate da oltre 4000 anni nell’igiene del corpo e nella cosmesi e come antiinfettivi e antiputridi le argille e fanghi minerali (biossido di Silicio, in media 65%), nella forma stabile di silicati idrati di alluminio, contengono acqua e numerosi sali minerali (in prevalenza Ferro, Magnesio, Potassio, Calcio, Sodio, Manganese e altri oligoelementi) sono materiali rimineralizzanti, drenanti, detergenti, antitossici ed antiossidanti se applicati nei diversi distretti cutanei.

Ratio

Le argille e bentonite possiedono azioni riconosciute, legate propriamente alla ricchezza in sali minerali, magnetismo, plasticità, quali la capacità mineralizzante e di assorbimento calorico e tossinico e la proprietà di elevata pressione osmotica che esercita. In pratica i sali minerali attirano acqua, liquidi organici e molti soluti per osmosi. Chiamiamo questa capacità adsorbente e di “scambio cationico” idro-salino.

Effetti

La pelle, costituita prevalentemente da acqua e grassi di deposito, è in grado di assorbire e di secernere sia sostanze idro- che liposolubili, attraverso le ghiandole sebacee e sudoripare. L’applicazione corretta di un’argilla bentonite a temperatura adeguata sul distretto splancnico o epatico o articolare o sul distretto vascolare svolge azione antidolorifica e antiinfiammatoria, rimineralizzante e riequilibrante, assorbe liquidi e impurità del metabolismo, funziona da catalizzatore dei processi biologici, riequilibra la termoregolazione, rigenera la attività organica e risveglia il potenziale energetico, alcalinizza e disinfetta i tessuti.

Indicazioni

Patologie reumatiche, vascolari periferiche, infiammazioni, disfunzioni epatiche ed intestinali, allergie (da soli od in associazione con terapie classiche o naturali).

Controindicazioni

PCondizione minima è che la pelle sia calda, in modo che lo stimolo riflesso del freddo induca una reazione (iperemia attiva) con vasodilatazione e intenso afflusso di sangue. Su organi freddi come polmoni, reni, giunture, valutazione sanitaria se controindicato.

Bagni in vasca

Nel bagno in vasca agiscono due principi idroterapici: temperatura e pressione. L’immersione in acqua comporta uno stimolo termo-vascolare notevole visto l’elevato coefficiente termico dell’acqua (6 volte superiore all’aria) e la pressione idrostatica effettuata dall’acqua su tutti i tessuti. Inoltre quest’ultima riduce il carico legato alla forza di gravità. Quelli a temperatura costante tiepida o appena calda (36-39°C) hanno i seguenti effetti.

Ratio

Effetto miorilassante, con diminuzione dell’eccitabilità nervosa e del tono muscolare.

Effetti

La pelle, costituita prevalentemente da acqua e grassi di deposito, è in grado di assorbire e di secernere sia sostanze idro- che liposolubili, attraverso le ghiandole sebacee e sudoripare. L’applicazione corretta di un’argilla bentonite a temperatura adeguata sul distretto splancnico o epatico o articolare o sul distretto vascolare svolge azione antidolorifica e antiinfiammatoria, rimineralizzante e riequilibrante, assorbe liquidi e impurità del metabolismo, funziona da catalizzatore dei processi biologici, riequilibra la termoregolazione, rigenera la attività organica e risveglia il potenziale energetico, alcalinizza e disinfetta i tessuti.

Indicazioni

Miotonia, affezioni reumatiche croniche, insonnia e nervosismo, nevralgie sciatiche, coadiuvante in paresi spastiche, corea, contratture muscolari, ipertiroidismo, eczemi e dermatiti in genere, malattie renali la temperatura è fondamentale per la riuscita e per evitare effetti collaterali: nell’asma sono indicati bagni a temperatura crescente. Nell’ipertiroidismo bagni a temperatura calda calante. Nei soggetti con scarsa reattività infiammatoria o immunitaria bagni ipertermici. Nella febbre bagni tiepidi Nei soggetti nervosi e collerici bagni freddi (10-20 secondi) Nell’acqua i movimenti sono molto facilitati, possono essere effettuati massaggi subacquei, idromassaggio, aggiunti medicinali come torbe, sali minerali, argille, erbe svedesi, piante medicinali come arnica, melissa, equiseto o sostanze come l’ozono.

Controindicazioni

I bagni molto caldi o molto freddi sono controindicati nei gravi ipertesi. I bagni molto caldi (39-42°C) vanno evitati nelle varici congeste agli arti inferiori.

Emoterapia rigenerativa

E’ un’ autoimmunoterapia.

Procedura

Utilizza il proprio sangue, prelevato per via venosa e miscelato con sostanze immunostimolanti (ad esempio echinacea angustifolia, uncaria tormentosa, ….) Viene praticata una tindallizzazione, (cioè una succussione del miscelato con dinamizzazione) in modo da effettuare una parziale lisi cellulare per esporre antigeni, germi patogeni, inquinanti, macromolecole proteiche a una minuziosa decodifica. Il miscelato lisato viene di norma re-iniettato per via intramuscolare nella natica spesso controlaterale.

Ratio

Questa particolare procedura, largamente utilizzata durante e dopo l’ultima guerra mondiale nei malati infettivi, è stata più recentemente confermata nei suoi intimi meccanismi d’azione, da studi immunologici. La presentazione per via linfatica di epitopi (antigeni esposti), digeriti e opsonizzati con i nostri anticorpi, favorisce una più facile lettura e identificazione da parte del sistema immunitario di germi patogeni o altri agenti estranei. Di conseguenza questa terapia ha un’ interessante applicabilità come immunostimolante.

Indicazioni

Infezioni croniche recidivanti, come cistiti, bronchiti croniche, sinusiti, piaghe infette. Calo anche temporaneo delle difese immunitarie per stress o affaticamento. Allergie. Malattie autoimmuni (valutare caso per caso). Dermatiti ed eczemi.

Precauzioni

Garantire una adeguata disinfezione e verificare l’aumentata reattività.